L’arte del cammeo

Le origini

L’arte della lavorazione del cameo si sviluppò a Napoli nella zona di Torre del Greco insieme a quella del corallo, grazie agli scambi commerciali provenienti dall’Africa e dall’America centrale.

Torre del Greco ha raggiunto l’apice del successo grazie proprio a ai suoi artigiani tanto che, nel 1876, venne istituita la Scuola d’Incisione sul Corallo e di Disegno artistico industriale, trasformando la cittadina torrese in uno dei poli per la lavorazione del corallo e delle conchiglie più importanti al mondo.

Ancora oggi la scuola di Torre del greco detiene il primato per le più avanzate tecniche di lavorazione del cammeo e del corallo e per la pregevolezza dei manufatti.

Un’arte senza tempo

 

La lavorazione

La lavorazione del cammeo avviene in diverse fasi; si inizia con la scelta della conchiglia adatta: le opzioni più comuni sono la “sardonica” proveniente dai Caraibi o dalla Bahamas, che avendo di natura il fondo marrone rendono l’incisione più nitida e la “corniola” di origine Africana possiede un colore tendente al rosso.

Si procede poi con la scoppatura, ovvero si pratica un taglio sulla parte superiore e convessa della conchiglia “la coppa”. Si passa poi alla segnatura e alla sagomatura del pezzo tagliato, praticando all’interno della coppa i contorni dei cammei.

C’è poi l’aggabbatura, che conferisce alla conchiglia la forma voluta. Successivamente i pezzi passano alla fase di messa in pece e di scrostatura, che viene fatta disegnare dall’incisore. Con l’aiuto di bulini a punta larga si passa all’abbozzatura e ad un’ulteriore incisione. Infine si rifinisce, si lucida e si sgrassa, il pezzo lavorato, utilizzando i bulini più sottili. Sono molto orgogliosa di aver studiato in una scuola così importante, è stata la scintilla che ha accesso in me l’implacabile passione per l’arte dei gioielli.

La creazione